Un Forum sul modello formativo
Il compito principale del Rotary è quello di rappresentare un lievito per la società, affinché in essa cresca e si affermi una coscienza civile. Il nostro impegno di servizio consiste, quindi, nel trasmettere cultura e fare opinione, prestando grande attenzione ai giovani ed al loro mondo, perché sappiamo che essi dovranno costruire il nostro futuro”.
E’ quanto ha affermato il Governatore del Distretto 2100 del Rotary International, Guido Parlato, nel corso del forum “Noi Cittadini Europei, riflessioni sul modello educativo”, che si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di Rende ed è stato organizzato dallo stesso Distretto 2100 del Rotary International, che comprende i territori della Campania, di parte della Basilicata e della Calabria.
La convention, alla quale ha portato il proprio saluto il Sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, ha fatto registrare la presenza di numerosi rotariani provenienti da tutto il distretto ,di numerosi insegnanti e dirigenti scolastici ma, soprattutto, di tantissimi studenti, molti dei quali hanno voluto contribuire con proprie riflessioni ad un dibattito ricco ed articolato sui diversi sistemi scolastici presenti in Europa.
Il forum ha messo a confronto alcuni modelli educativi europei (da quello anglosassone a quello scandinavo e italiano) ed ha ospitato interventi di qualità come quelli svolti da Sandro Marotta, Pasquale Malvo e dal prof. Jacques Guenot, dell’Università degli Studi della Calabria, sulle nuove tecnologie per l’unità del sapere.
Di particolare interesse le riflessioni svolte dalla prof.ssa Delly Fabiano,rotariana e delegata del governatore per l’alfabetizzazione, sul tema “Il modello educativo nella società globale”, attraverso le quali si è particolarmente soffermata sulla necessità di individuare le linee guida e gli indirizzi di massima per organizzare e realizzare in Europa “lo spazio europeo dell’istruzione “che ha come scopo la qualità dell’istruzione.
“Dal 1996, proclamato dal Parlamento Europeo “Anno europeo dell’istruzione e della formazione lungo tutto l’arco della vita” ad oggi, nonostante le azioni e le misure di sostegno individuate dalla commissione europea – ha affermato la professoressa Fabiano – non siamo riusciti a superare i grandi problemi presenti nei nostri sistemi formativi, che appaiono ancora troppo chiusi, statici ed inefficaci”.
“Se è vero – ha concluso Delly Fabiano - che la stabilità e lo sviluppo socio-economico della comunità europea fanno perno sulla conoscenza, sia teorica che pratica, è oltremodo necessario individuare nuovi modelli educativi, capaci di coniugare al meglio le trasformazioni della società per evitare di subirle.Il dibattito, organizzato dal Distretto 2100 del Rotary International, ha avuto il pregio di accendere i riflettori sul mondo della scuola, che vive un momento di grande disorientamento ed inquietudine ed ha rappresentato un’occasione importante per sensibilizzare le Istituzioni a dare massima priorità a questi temi.
“L’esigenza emersa dal nostro incontro – ha affermato, in conclusione dei lavori, il Governatore del Distretto 2100 di Rotary International - è di portare a sintesi le diversità che sono presenti nelle discipline scolastiche e nei criteri di approccio ai processi educativi tra tutti gli stati europei, che naturalmente risentono delle tradizioni, della cultura e dell’assetto sociale che caratterizza le diverse realtà europee. Una problematica pressante a cui si potranno trovare soluzioni concrete, decisive e condivise solo attraverso il dialogo ed il confronto continuo”.
(c) 2024 Delly Fabiano. All rights reserved. Web Design by Massimo Salerno